CORBITA ONERARIA ROMANA

ALBENGA (SV)

Il recupero del carico di questa nave datata 1°secolo a.C. (composto da anfore tipo "Dressel 1B" e vasellame ceramico nero), operato nel 1950 dagli uomini dell'Artiglio sotto l'egida del Ministero della Pubblica Istruzione e dell'archeologo G.Lamboglia, in seguito al recupero fortuito di anfore da parte di un pescatore nel '25, fu minato dalle scarse competenze e attrezzature dell'epoca; poco valse la passione del responsabile che, da subito, denunciò impotente l'inadeguatezza delle risorse messe in campo a fronte della scoperta di un siffatto reperto. Delle oltre 10.000 anfore contenenti vino ed olio che componevano il carico destinato presumibilmente ad un porto in Gallia, solo 728 risultano integre e sono esposte al pubblico, altre sono andate irrimediabilmente perdute a causa della goffaggine nelle operazioni di recupero che le hanno viste issate sulla nave appoggio legate a gruppi di 5, poi ammassate in reti e, peggio, pinzate con una benna per "semplificare le operazioni", col risultato che ciò che resta sul fondo da visitare è un cumulo di cocci e colli abitati da gronghi e murene. Della grande nave lignea a propulsione velica, non rimane che l'impronta definita dal carico, inghiottita dal fango e dal tempo che per 2000 anni ha preservato la memoria e offre, ai fortunati sub, un "tuffo" nel passato veramente eccezionale.

 

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anfore della Corbita romana

 

Dati tecnici:
 
tipo                nave a vela oneraria
profondità      min -39mt
                     max -42mt
fondo             sabbia
difficoltà        bassa
corrente        occasionale
ingresso        contingentato
gps               44° 03' 00'' N   08° 15' 00'' E

 

 

relitti

 

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