CAPO NOLI (SV)

 

 

A ponente rispetto la ex Repubblica marinara Di Noli, proprio sotto l’hotel omonimo, capo Noli offre uno fra i più affascinanti e frequentati accessi per immersioni da terra della riviera ligure.

L’incuria quand’anche la complicità delle istituzioni del luogo hanno sfortunatamente trasformato questo lembo di paradiso in una discarica di detriti e laterizi, tanto che l’eccezionale biodiversità che caratterizzerebbe il luogo stenta a manifestarsi e solo nelle ore notturne esplode in tutto il suo potenziale.

La notevole profondità raggiungibile (-38mt), le correnti spesso presenti che trascinano al largo, le onnipresenti reti calate ad un metro dalla riva, la moltitudine di lenze abbandonate e di pescatori in attività, rendono impegnativa una immersione notturna che è invece di tutto riposo nelle ore diurne, ma che solo a tarda ora gratifica ampiamente per la quantità di avvistamenti che garantisce.

Il miglior tragitto è quello che si sviluppa partendo dalla 3° spiaggetta dopo l’hotel (oltre le reti spesso presenti), dirigendosi verso il largo (15°N) fino al raggiungimento della quota pianificata, quindi ci si volta verso destra (110°N) cercando fra i detriti pesci civetta, crostacei, grossi cerianti, pennatule, rami di gorgonie gialle e leptogorgia, spugne e mazzi di briozoi; di giorno a mezz’acqua incrociano grossi pesci di passo quali S.Pietro, ricciole e pesci luna; facendo molta attenzione alle lenze abbandonate si risale lentamente su per la franata di sabbia dove si celano pesci prete, caponi ubriachi, pesci lucertola, tracine, grosse stelle marine e grosse rane pescatrici fino a –12mt dove si incontrano le rocce che nascondono polpi, gronghi, scorfani, crostacei e nudibranchi e dove cresce il piacere della scoperta frugando con la torcia fra gli anfratti. Bisogna fare molta attenzione alla corrente che , se favorevole all’andata, sarà di ostacolo al ritorno: è d’obbligo considerare il rientro con scorta d’aria sufficiente perché il consumo sarà elevato!

Giunti in prossimità di un anfiteatro naturale dimora di una coppia di ippocampi ed effettuata da sosta di sicurezza a –5mt, si guadagnerà la riva risalendo nello stesso punto che fu di partenza.

Una lecita variante è quella di proseguire fino in prossimità della comoda ed ampia spiaggia, ma la presenza di insidiosissime reti ne sconsiglia l’esecuzione.

 

Dati tecnici:

 

tipo             franata

profondità    min -0mt

                  max -38mt

fondo          detriti, sabbia e rocce

difficoltà      media

corrente       occasionalmente importante

ingresso       da riva

reti              molto pericolose

gps             44°11'55.36"N - 8°25'19.09"E

G.P.S.

 

 

 


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