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Più raro che unico: il cerianto ragno

 

Fra gli cnidari sessili (traduzione: fra quegli animali che hanno cellule urticanti nei tentacoli e che sono fissati sul fondo a differenza delle meduse), il cerianto non è certo un inusuale avvistamento nei nostri mari; i suoi tentacoli sbucano dalla sabbia o fra le rocce, lestissimi a ritrarsi in caso di pericolo dentro il tubo chitinoso prodotto dalla secrezione mucosa solidificata dell'animale; talvolta il tubo stesso è particolarmente esposto ed eleva la corona di tentacoli ad oltre 30cm dal fondo. Ma vi è un particolare tipo di cerianto che viene considerato raro forse anche a causa delle sue abitudini prettamente notturne: l'Arachnanthus oligopodus. La corona di 30 carnosi tentacoli striati di marrone, intrappola fra le spire il cibo ed identifica chiaramente la specie che inoltre è priva di protezione chitinosa, come fosse un anemone. Rari ritrovamenti nel mare di Sicilia ed in Campania ed ancor più rari in Liguria, lo rendono una chimera fra i biologi appassionati di celenterati i quali ben conoscono l'indole schiva e le abitudini notturne di questo elegantissimo animale.

Trovarlo a -30mt in compagnia di un esemplare di anemone notturno (che ne condivide le caratteristiche ma non l'eleganza ne la rarità), ha giustificato appieno l'immersione alle 3 di notte ed il relativo rientro a casa a giorno fatto.
 

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